La Casa delle Associazioni Regionali

Sono passati dieci anni quando il Sindaco di Roma Walter Veltroni consegnava le chiavi dell'ultimo piano dell'ex istituto Isiao al Presidente dell'UnAR Romeo Ricciuti.

Con l'istituzione della Casa delle Associazioni Regionali si realizzava un sogno partito da lontano: far coabitare tutte le associazioni regionali, dal Piemonte alla Sicilia, in un'unica sede per consentire una maggiore integrazione ed un maggior scambio culturale fra le diverse comunità nazionali residenti a Roma.

Fu la determinazione dell'allora Presidente Ricciuti tra l'altro Presidente della più antica associazione regionale, quella abruzzese fondata da Silvio Spaventa nel 1886, la lungimiranza dell'allora Sindaco Walter Veltroni e la capacità persuasiva del Presidente del Fogolar Furlan a convincere le varie associazioni a costruire una Casa Comune.

E fu così che al Quirinale il 22 novembre 2004, in occasione del Premio Giovanni da Udine – Presenza friulana a Roma e nel Lazio, di fronte al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ed al Sindaco di Roma Walter Veltroni il dr. Degano formalizzò il progetto di istituire una Casa Comune delle Regioni d'Italia. Il Sindaco accolse l’appello, e pochi giorni dopo convocò la Presidenza in ufficio. Vi andarono l’on. Romeo Ricciuti, il rag. Adriano Simonelli e gli ing. Carlo Mattiussi e Ferdinando Pellicciardi. In tale incontro il sindaco propose l’assegnazione dei locali di via Aldrovandi.

A gestire la Casa delle Associazioni Regionali è l'UnAR. L'Unione delle Associazioni Regionali,

L'istituzione dell'Unar venne promossa da Armando Ravaioli,romagnolo doc, allora capo ufficio stampa del Comune di Roma e animatore della Famiglia Romagnola.

Bisognava creare un organismo in grado di coordinare gli aiuti umanitari provenienti da tutte associazioni regionali ed indirizzati alle popolazioni del Friuli colpite dal Terremoto.

Da uno scopo prettamente umanitario e di solidarietà prese vita l’UnAR, nella sede dell’Assessorato alla cultura, col sostegno dell’assessore Renzo Eligio Filippi, nel 1976 La Presidenza venne affidata al prof. Fernando Pedroni dell’associazione Lombardi a Roma e la segreteria allo stesso Degano, passata più tardi a Candido Comis D’Aronco dell’Associazione Veneti. Quindi al compianto e attivissimo Adriano Simonelli del nuovo Cenacolo Marchigiano, al dr. Mario Chianale (Piemontesi a Roma) e e poi al dr. Pasquale Mastracchio (Amici della Puglia), all'Avv. Alessandro Carnevali (Associazione Romana della Ciociaria),a Elena Cordaro (Società Umanitaria), a Emanuela Scarponi (African People), ed oggi temporaneamente assunta ad interim dal Presidente Masia. La prima bozza di Statuto venne elaborata dal dr. Fabrizio Menghini presidente dell’associazione Fra i Romani e successivamente da Aldo Clemente. Lo Statuto prevedeva la rotazione della Presidenza tra le varie associazioni aderenti. Per cui dopo Pedroni, successero: il dr. Armando Ravaglioli(Famiglia Romagnola), dr. Fabrizio Menghini, dr. Adriano Degano(Fogolâr furlan) avv. Dario Di Gravio (associazione Abruzzesi) cav. gr. Croce Aldo Clemente (ass. Triestini e Goriziani), gen. Duilio Benvenuti (Cenacolo Marchigiano) conte Enrico Locatelli (ass. Veneti), prof. Fausto Garofalo (Dea Roma) dr. Stefano Spataro (Ass. Trinacria) on. Romeo Ricciuti (ass. Abruzzesi) on. Giovanni Nonne (Gremio dei Sardi), dr. Graziano Moro (Ass. Venetia Roma), il dr Pasquale Mastracchio (Associazione Amici della Puglia), l'Ing Francesco Pittoni (Fogolar), ed attualmente Antonio Maria Masia (Il Gremio dei Sardi).

La Casa delle Associazioni Regionali ormai polo culturale del regionalismo in Italia e sempre più punto di riferimento per tutti i cittadini provenienti da tutte le regioni d’Italia ed anche di altre associazioni di carattere culturale residente a Roma, ancorchè di estrazione non regionale e non territoriale.

Varcare la soglia di Via Aldrovandi è come passeggiare, nello spazio di un corridoio, lungo tutta la penisola. Qui si riscoprono i dialetti, i personaggi noti e meno noti di ogni singola regione, tradizioni che sembravano perdute degustando prodotti tipici di ogni territorio.

Le sale, rinominate Italia e Roma sono sempre attive, un giorno è la conferenza sulla Perdonanza Celestiniana con il Sindaco dell’Aquila, un altro giorno si parla di bagna cauda piemontese.

Gli eventi sono quasi duecento l’anno è come portare avanti una narrazione infinita.

La Casa delle Regioni è visitata da numerose scolaresche provenienti da tutta Italia

Degna di nota la mostra fotografica, ospitata lo scorso anno, su tutte le strade d'Italia dedicate a personaggi femminili promossa dall'UnAR e realizzata dal liceo classico Lucrezio Caro.

Tra gli eventi istituzionali per citarne alcuni: il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con concerto “Omaggio delle Comunità Regionali” dell’orchestra Euritmia Friulana presentata dal giornalista storico televisivo Gianni Bisiach, presente il Sindaco.

Partecipazione alle iniziative di raccolta fondi per i vari Terremotati che hanno colpito diverse regioni italiane negli anni.

L'omaggio ai superstiti della Cappella Italiana delle Isole Orcadi promosse dall'avv. Alessandro Carnevali.

Nella ricorrenza dei dieci anni della Casa delle Associazioni Regionali l’UnAR ha voluto raggiungere un altro ambizioso traguardo: dotarsi di una Biblioteca e di un Centro Studi avente come oggetto le Regioni d’Italia

Il 16 aprile verrà inaugurata la Biblioteca delle Regioni all’interno della sede dell’Unar, Unione Associazioni Regionali,nell’edificio denominato Casa delle Associazioni Regionali in via Ulisse Aldrovandi 16, a Roma nel quartiere Parioli.

"La Biblioteca, raccoglie un patrimonio di oltre 4 mila pubblicazioni, frutto di donazioni delle Associazioni Regionali, degli Enti Regionali e del Centro di Promozione del Libro" ci racconta il Segretario Generale dell'Unar l'avvocato Alessandro Carnevali.

"Il primo nucleo della Biblioteca,fruibile al pubblico, nasce grazie al generoso contributo di Sir Paul Gerolamì, già amministratore delegato della Glaxo, friulano doc, che ha finanziato la realizzazione di una imponente libreria, posta all'interno di un ala della Casa delle Associazioni Regionali, per mettere a dimora il considerevole patrimonio librario del Fogolar Furlàn e dell’Associazione Giuliano Dalmata." prosegue Carnevali

Nel gennaio 2015, grazie all’impegno economico dell’UnAR, veniva realizzata un'altra libreria per collocare il consistente patrimonio librario delle altre Regioni d'Italia al quale si aggiungeva il fondo del Centro Promozione del Libro consistente in volumi relativi ai territori del nostro Paese.

Con i lavori di completamento della libreria, si realizza il progetto della Biblioteca UnAR ,contenenti i volumi delle Regioni d'Italia,

Degna di nota per la sua unicità è la ricca sezione dedicata alla storia dell’associazionismo regionale, essa contiene tutte le pubblicazioni fatte dai sodalizi regionali sin dalla loro costituzione, alcune non reperibili nelle biblioteche nazionali.

Di indubbio interesse la sezione che contiene le pubblicazioni sui popoli che nei secoli si sono insediati a Roma, molto utili per comprenderne il loro apporto e le forme di integrazione con il tessuto sociale della città.

Interessante, come già accennato, la sezione Friulana e Giuliano Dalmata che spicca per la vastità delle opere contenute

Al fondo della Biblioteca sono state aggiunte le numerose riviste(Presenza Friulana, la Voce di Buccino, Il Cenacolo etc) edite dai singoli sodalizi che raccontano il territorio di origine, gli scambi culturali con la città di Roma e le attività sociali svolte.

La biblioteca seguirà gli orari dell’UnAR e sarà, unitamente al prezioso archivio UnAR che contiene tutte le informazioni sulla storia dell’unione dalla data di fondazione del 1976 in poi, uno strumento di altissimo interesse per studiosi, ricercatori o semplici curiosi.