Sabato 23 febbraio 2019, presso la sede UnAR, a cura del Gremio dei Sardi, in collaborazione con le associazioni “Salpare”, “Critici letterari” e il Fondo Vp Sardinia, si è svolta la cerimonia della seconda edizione del Premio Tacita Muta per le minoranze linguistiche
in occasione della Giornata mondiale della lingua madre voluta dall’Unesco. Al Gremio si è celebrata ovviamente “sa limba sarda”, la lingua sarda.
Il premio è stato conferito a Piero Marras, cantautore e poeta, ritenuto esemplare testimone della cultura e della identità della Sardegna per merito delle sue canzoni e poesie, come gli indimenticati Maria Carta e Andrea Parodi. Per Marras la lingua sarda «è una eredità da non disperdere, così come quell’insieme dei codici di comportamento che uniscono e fondono in comunità la gente sarda di dentro e di fuori». Ha introdotto e coordinato la serata il presidente dell’associazione del Gremio, Antonio Maria Masia. Il Premio prende il nome dal libro del presidente dell'Aicl Neria De Giovanni “Tacita Muta, la dea del silenzio”, che parla del mito romano della Ninfa Lala-Tacita Muta, nella cui ricorrenza donne e schiavi potevano rivendicare le proprie istanze al Pater familias.
Sabato 23 marzo 2019 il comitato organizzatore del Premio Tacita Muta, nella settimana Unesco della poesia, proseguirà, ancora con il Gremio, in sala Italia Unar, nell’approfondimento della lingua sarda grazie alla presentazione del libro di Masia Antiga limba, poesias e meledos in sas àndalas de sa vida (Antica lingua, poesie e riflessioni lungo i sentieri della vita, ed. Nemapress, febbraio 2019).
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