Venerdì 15 febbraio 2019 presso l'Associazione Pugliese di Roma è stato presentato il volume di Angelo Angelastro intitolato Il bel tempo di Tripoli, edizioni E/O, 2015. Angelastro, giornalista di sinistra, scrittore, fotografo, ha tradotto in romanzo i ricordi
dell’amico pugliese Filippo Salerno, avvocato, fotoreporter, partito nel 1935 come volontario fascista in Etiopia. Un testo che racconta il sogno coloniale del fascismo in Africa attraverso le illusioni e delusioni di un ventenne, custodite nel silenzio per tanti anni e rivelate in una conversazione verso la fine della vita. La presa di Adua, il viaggio "africano" di Curzio Malaparte, le due "visite" del Duce in Libia, il giallo del cadavere di Italo Balbo, la lite Gambara-Rommel e la conseguente inchiesta della Gestapo, le esecuzioni dei ribelli senussi a Barce, il piroscafo dei reclusi italiani di Tripoli mandati a morire nel Mediterraneo, sono alcuni degli episodi ricordati dall’ex Capo ufficio Stampa della Milizia Fascista in Africa Orientale.
Con l'autore sono intervenuti: il presidende del sodalizio Domenico Antonaci, per i saluti di rito, Rino Caputo, docente di letteratura italiana Università Tor Vergata Roma, Sergio De Santis, scrittore. Ha moderato Vittorio Pagliaro docente relazioni politiche internazionali Università della Campania "Luigi Vanvitelli".
Al successivo dibattito hanno partecipato Maria Sofia Corciulo, docente emerito Università La Sapienza, Antonio Augenti, direttore Centro Servizi educativi del Consorzio Università Humanitas e Mario Di Napoli, capo cerimoniale della Camera dei Deputati. All'attore Giampiero Rotoli sono state affidate brevi letture dal testo. È seguita una piccola esibizione musicale con Francesco Mirarchi, alla chitarra e mandolino barocco, e Gianluca Schingo, al liuto.
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